I film del programma

‘John Huston: il grande solitario’ è la retrospettiva di maggio di Ezechiele

La retrospettiva di maggio di Ezechiele alla Fondazione Banca del Monte di Lucca è dedicata a John Huston, il grande solitario.

Nonostante le numerose “vacanze” (i film realizzati puramente su commissione), si possono cogliere nell’opera di John Huston alcuni motivi tematici caratteristici in base ai quali probabilmente egli ha scelto i testi letterari a cui ispirarsi. Il fondo individualistico del suo carattere lo ha portato a impostare i racconti dei suoi film sulla lotta, solitaria e tenace, dell’uomo contro le avversità della natura e di una società ostile; l’uomo teso a inseguire gli stessi miti, esasperati, dell’american way of life, il successo, la ricchezza, il potere. E sempre con una vena ironica e scettica che manifesta nell’autore la consapevolezza dell’inutilità della lotta, resa vana alla fine da un destino beffardo che ne disperde d’un tratto i frutti, e nello stesso tempo la fiducia nella sua intrinseca validità: l’avventura e il rischio portano cioè a maturazione essenziali valori umani, quali il senso della giustizia, la necessità della solidarietà e dell’apertura verso gli altri, la coerenza con le proprie idee. L’uomo, per quanto deluso e scoraggiato nelle sue aspirazioni, conserva fino in fondo la sua dignità, la sua capacità di sentirsi superiore ai suoi stessi sogni una volta che essi siano naufragati (Aldo Bernardini).

“La mia vita è composta di episodi casuali, tangenziali, disparati. Cinque mogli; molte relazioni, alcune più importanti dei matrimoni. La caccia. Le scommesse. I purosangue. La pittura, le collezioni, la boxe. Sceneggiatura, regia e interpretazione di oltre sessanta film. Non riesco a vedere nel mio lavoro alcuna continuità tra un film e l’altro: quel che colpisce è quanto i film siano diversi l’uno dall’altro. E neanche riesco a trovare un filo continuo nei miei matrimoni. Nessuna delle mie mogli ha avuto una sia pur vaga somiglianza con una qualunque delle altre, e di certo nessuna di loro somigliava a mia madre. C’è stato di tutto: una studentessa, una gentildonna, un’attrice cinematografica, una ballerina e un coccodrillo. (John Huston)”

Mercoledì 10 maggio 2017 ore 21.30
Auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca
John Huston: il grande solitario
IL TESORO DELLA SIERRA MADRE
di John Huston – Usa, 1948 – 126’ con Humphrey Bogart, Walter Huston
Ingresso gratuito per i soci
Messico. Fred, senza soldi e senza lavoro conosce un vecchio cercatore d’oro e, affascinato dai suoi racconti, lo convince a partire per la Sierra Madre. A loro si unisce un altro giovane compagno. I tre riescono a trovare l’oro; ma l’avidità li renderà spietati. Tre Oscar (tra cui miglior regia) incorniciano un’opera del tutto anomala, catalogabile entro la poetica degli “uomini solitari” e della follia, sugli sfondi di una natura selvaggia e ostile. Una sintesi delle sostanze hustoniane poggiata su una straordinaria descrizione di caratteri e su alcuni importanti interpretazioni (Gian Luigi Rondi).

Mercoledì 17 maggio 2017 ore 21.30
Auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca
John Huston: il grande solitario
GIUNGLA D’ASFALTO
di John Huston – Usa, 1950 – 112’’ con Sterling Hayden, Marilyn Monroe
Ingresso gratuito per i soci
Cronaca di un colpo a una gioielleria, scientificamente preparato e perfettamente realizzato. I rapporti si guastano nella divisione del bottino. Uno dei migliori film di Huston e il capostipite del sottogenere del “colpo grosso” che, per virtù di stile e approfondimento dei personaggi, ha la forza di una complessa allegoria morale, radicata nel costume americano, sfuggendo alle convenzioni del genere: non c’è un traditore, non una divisione manichea tra buoni e cattivi.

 

Mercoledì 24 maggio 2017 ore 21.30
Auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca
John Huston: il grande solitario
THE DEAD – GENTE DI DUBLINO
di John Huston – GB/Irlanda, 1987 – 83’ con Anjelica Huston, Donald McCann
Ingresso gratuito per i soci
Come il racconto (I morti, l’ultimo dei Dubliners, 1914) di James Joyce da cui è tratto, è una storia di grande semplicità che evita tutti gli stereotipi del suo genere: un pranzo post-natalizio nell’Irlanda del 1904 tra amici della buona società di Dublino – con oche arrosto, canti e discorsetti – sfocia in una inaspettata rivelazione e in una tormentata analisi delle varietà dell’amore. Piccolo, grande film mozartiano per armonia, funzionalità delle parti, musicale capacità di esprimere le ambiguità e la complessità della vita. Struggente atto di congedo di Huston che morì pochi mesi dopo la realizzazione, ateo che amava religiosamente la vita e gli uomini.

MOULIN ROUGE, 1952

Mercoledì 31 maggio 2017 ore 21.30
Auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca
John Huston: il grande solitario
MOULIN ROUGE
di John Huston – UK, 1952 – 119’ con José Ferrer, Zsa Zsa Gabor
Ingresso gratuito per i soci
Il primo Moulin Rouge del cinema arrivò nel 1952, sotto la regia di John Huston, e con l’interpretazione del calibro di José Ferrer e Zsa Zsa Gabor. Il film racconta la vita di Lautrec nel Moline Rouge dove abitava circondato dai continui spettacoli e da quella confusione artistica che gli permetteva di dimenticare il suo problema fisico. Proprio questa deformità è il filo conduttore che collega tutto il film, utilizzando vari flash-back che riguardano la sua infanzia. Però, senza dubbio, quel che piace di più in questo film è la fotografia di Oswald Morris, inspirata dai quadri dello stesso pittore Lautrec per riproporre sul grande schermo l’atmosfera del Moulin Rouge. Non a caso il film ricevette la nomina per sette Oscar, vincendone due: Scenografia e Costumi.

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