programma settimanale

Il programma delle proiezioni dal 27 al 30 MAGGIO a Lucca e Capannori

Domenica 27 maggio ore 21.15
Cinema Artè Capannori – Prime visioni
IL CRATERE
di Silvia Luzi, Luca Bellino – Italia, 2017 – 93′ con Rosario Caroccia, Sharon Caroccia
Il cratere è terra di vinti, spazio indistinto, rumore costante. Rosario è un ambulante, un gitano delle feste di piazza che regala peluches a chi pesca un numero vincente. La guerra che ha dichiarato al futuro e alla sua sorte ha il corpo acerbo e l’indolenza 23dei tredici anni. Sharon è bella e sa cantare, e in questo focolaio di espedienti e vita infame lei è l’arma per provare a sopravvivere. Ma il successo si fa ossessione, il talento condanna. Il Cratere è una favola Disney al contrario.

Una relazione padre-figlia strappata al quotidiano dell’hinterland partenopeo. Un luogo desertificato e sottratto a tutti gli stereotipi della “napoletanità”. Come un sogno fra Bellissima e la reinvenzione scarnificata del musicherello neomelodico. Un film di fantasmi e assenze, sospeso e astratto. E la rivelazione del talento della magnifica Sharon Caroccia, una sorpresa assoluta.

Lunedì 28 maggio ore 21.15
Cinema Artè Capannori – Evento speciale
LA SPOSA BAMBINA
di Khadija Al-Salami – Yemen, 2014 – 96′ con Reham Mohammed, Rana Mohammed
Ingresso gratuito in collaborazione con Comune di Capannori, Commissione Pari Opportunità, Amnesty International, Associazione Luna
Primo film diretto da una donna yemenita, girato clandestinamente nello Yemen e vincitore del premio per il miglior film al Festival di Dubai 2014. È una storia vera, in parte autobiografica dell’autrice, già tema del libro “I am Nujood, age 10 and divorced” di Nojoud Ali e della giornalista Delphine Minoui. È usanza nello Yemen, ed in altri Paesi (come ad esempio in Sudan…), in cui domina la povertà e l’arretratezza sociale, il matrimonio infantile. Bambine, ancora in età prepuberale, vengono vendute in spose a uomini molto più grandi, anche di venti anni. Si tratta di tradizioni arcaiche e tribali, dettate dalle credenze religiose:“una bambina in sposa a 8 anni, sarà più libera e felice”. Questo racconta l’opera, ed in particolare viene messa in scena l’infanzia di Nojoom (stelle), costretta a subire da suo marito i soprusi sessuali e psicologici più atroci, in virtù di un matrimonio stipulato sotto l’egida della Sunna e il bene placido di un sensale. Nojoom un giorno riesce a scappare di casa e raggiungere il tribunale della città, dove incontra un giudice sensibile alla causa e pronto a combattere per ottenere il divorzio per la sposa più giovane del mondo.

Martedì 29 maggio 2018 ore 21.30
Cinema Astra – Prime visioni
IL DUBBIO – UN CASO DI COSCIENZA
di Vahid Jalilvand – Iran, 2017 – 104’ – con Amir Aghaee, Zakieh Behbahani
Miglior film nella sezione “Orizzonti” alla Mostra del Cinema di Venezia
Il dottor Nariman, un patologo forense, ha un incidente d’auto con un motociclista e ne ferisce il figlio di otto anni. Si propone di accompagnare il piccolo in una vicina clinica ma il padre rifiuta sia l’aiuto sia il denaro che gli offre. Un paio di giorni dopo, nell’obitorio in cui lavora, Nariman si ritrova a dover fare un’autopsia su un cadavere morto in circostanze misteriose. Si ritrova così di fronte al corpo senza vita del bambino e molti dubbi si affollano nella sua mente: è lui il responsabile del decesso?
È del coraggio delle proprie azioni che questo film ci parla e, in particolare, delle conseguenze che il timore di assumersi delle responsabilità può avere sulle vite altrui.
Al contempo mette a confronto, come accade anche nel più noto cinema di Asghar Farhadi, due diverse classi sociali mettendole a confronto e indagandone le reazioni di fronte a eventi che ne mettono in gioco l’esistenza. Vincitore del premio come miglior film nella sezione “Orizzonti” della Mostra del Cinema di Venezia.
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Mercoledì 30 maggio 2018 ore 21.30
Auditorium Fondazione Banca del Monte
Una vita da regista: Roman Polanski
CHE?
di Roman Polanski – Italia, 1972 – 115’ con Sydne Rome, Marcello Mastroianni, Romolo Valli
Dalla padella alla brace: è quanto accade a Nancy, giovane autostoppista statunitense in vacanza sulla costiera amalfitana che, per sfuggire a tre giovani troppo esuberanti che le avevano offerto un passaggio, si rifugia in una grande villa a picco sul mare abitata da padrone e ospiti assai eccentrici, quasi indifferenti alla presenza della nuova venuta. La ragazza vagherà per la villa sempre più svestita, fino a quando qualcuno le ruberà tutti i vestiti. Surreale commedia mediterranea dove la giovane protagonista (una splendida Sydne Rome all’unica prova attoriale della sua carriera) si muove con candore in un coacervo di personaggi affetti da paranoie e perversioni, all’interno delle splendide stanze della vera villa di Ponti e Sophia. Anche i quadri di Bacon sono veri.
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