Mese di marzo con protagonista Vittorio Storaro, uno dei più grandi professionisti del cinema, direttore della fotografia o meglio Cinefotografo come lui stesso preferisce definirsi. A Storaro dedichiamo una retrospettiva di quattro film ed una introduzione a cura di Marco Vanelli, tra gli autori del libro Piani di luce – La cinematografia di Vittorio Storaro.
Le prime visioni del mese iniziano con L’uomo sul treno, che idealmente chiude l’omaggio ai film hitchcockiani per proseguire con The Party di Sally Potter (autrice rediviva dopo diversi film deludenti), perfetto cinema da camera in tempo reale, Paradise di Konchalovskiy, regia rigorosa (premiata a Venezia) che coniuga melò e memoria storica e infine Hannah, del bravo regista italiano Andrea Pallaoro, un film costruito in tutto e per tutto sul volto e sulla bravura di Charlotte Rampling, premiata a Venezia come miglior attrice. Completa il programma la prima visione del documentario Barbiana ’65, dedicato a Don Milani, e inserito nell’ambito del convegno La lezione di Don Lorenzo Milani che si tiene a Lucca martedì 13 e mercoledì 14 marzo presso l’Auditorium di San Micheletto.
Martedì 6 marzo 2018 ore 21.30
Cinema Astra – Prime visioni
L’UOMO SUL TRENO
di Jaume Collet-Serra – Usa, 2018 – 105’ con Liam Neeson, Vera Farmiga, Patrick Wilson
Una prima visione che, idealmente, chiude il ciclo dedicato ai film hitchcockiani del mese di febbraio con protagonista un uomo comune al centro di suspense e situazioni estreme.
Michael (Liam Neeson) è infatti un venditore di assicurazioni che viene invitato da una misteriosa sconosciuta a scoprire l’identità di un ladro nascosto sul treno che giornalmente prende per spostarsi prima che il mezzo giunga alla sua ultima fermata. In cambio, avrà una cospicua somma di denaro. Mentre lotta contro il tempo per risolvere l’enigma, Michael si rende conto di essere involontariamente parte di una cospirazione criminale in cui è in gioco la sua stessa vita e quella di tutti i passeggeri.
«Denso e intenso, L’uomo sul treno è un thriller serrato che investe saggiamente sulla suspense lasciando l’azione in secondo piano, non per questo meno spettacolare quando c’è. La storia si impernia sulla situazione senza via d’uscita del protagonista e lo spettatore, incollato al suo punto di vista per tutto il tempo, vive un coinvolgimento totale. Come Neeson, anche noi una volta saliti a bordo non possiamo più scendere» (Antonio Bracco, Comingsoon.it).
Mercoledì 7 marzo 2018 ore 21.30
Auditorium Fondazione Banca del Monte
Vittorio Storaro: piani di luce
LA VITA SENZA ZOE (ep. di NEW YORK STORIES)
di Francis Ford Coppola – Usa, 1989 – 40’ con Heather McComb, Talia Shire, Giancarlo Giannini
il film è preceduto dalla presentazione del libro
PIANI DI LUCE – LA CINEMATOGRAFIA DI VITTORIO STORARO
di Marco Vanelli e Giovanni M. Rossi (Edizioni ETS)
In oltre cinquant’anni di lavoro dietro o accanto alla macchina da presa, Vittorio Storaro (vincitore di tre premi Oscar per la fotografia) ha saputo sviluppare un metodo e una teoria che lo hanno portato a potersi definire a tutti gli effetti coautore del film. Grazie a lui la cinematografia, cioè l’arte di scrivere con la luce e con il movimento, è passata definitivamente dall’ambito tecnico a quello espressivo, e non c’è critico o spettatore che non se ne sia accorto di fronte a opere come Il conformista, Apocalypse Now o Reds. Così, parlare di luce naturale o artificiale, di suggestioni dei maestri della pittura o di valenza simbolica degli opposti (Giorno-Notte, Luce-Ombra, Maschile-Femminile) in relazione all’opera di Storaro diventa un modo per rileggere i film anche dal suo particolare punto di vista: il racconto per immagini e il racconto delle immagini.
«In La vita senza Zoe si trovano tutti i profumi di una New York evocata, i profumi stessi dell’adolescenza, le sue efflorescenze penetranti. Il film si sviluppa in una struttura chiusa e rappresenta le prime esperienze di una adolescente, Zoe, che nel salvare il matrimonio dei genitori emerge dall’infanzia e attraversa le soglie della giovinezza» (Paolo Vernaglione).
Martedì 13 marzo 2018 ore 21.30
Cinema Astra – Prime visioni
BARBIANA ’65 – LA LEZIONE DI DON MILANI
di Alessandro G.A. D’Alessandro – Italia, 2017 – 65’
In collaborazione con Comune di Lucca Assessorato alle Politiche Formative, Biblioteca Civica Agorà del Comune di Lucca, Arcidiocesi di Lucca, Unione Cattolica Italiana Insegnanti Dirigenti Educatori Formatori di Lucca.
Il recupero integrale del materiale filmato girato dal regista Angelo D’Alessandro nel dicembre del 1965 a Barbiana, protagonisti don Lorenzo Milani e i suoi allievi, diventa l’occasione per far riemergere con forza il messaggio del Priore a cinquant’anni dalla morte e ricordare a tutti la sua grande lezione. Il regista D’Alessandro, l’unico a cui don Milani concesse di effettuare delle riprese della vita nella sua scuola per lasciare un documento ai suoi ragazzi, era salito a Barbiana per un’inchiesta sull’obiezione di coscienza a cui si era aggiunta la voce di don Lorenzo. Il filmato originale dell’epoca mostra alcuni momenti e aspetti fondamentali della Scuola di Barbiana: la scrittura collettiva, la lettura dei giornali, i ragazzi più grandi che insegnano a quelli più piccoli.
La proiezione è inserita nell’ambito del convegno “La lezione di Don Lorenzo Milani” che si tiene a Lucca martedì 13 e mercoledì 14 marzo presso l’Auditorium di San Micheletto.
Mercoledì 14 marzo 2018 ore 21.30
Auditorium Fondazione Banca del Monte
Vittorio Storaro: piani di luce
IL CONFORMISTA
di Bernardo Bertolucci – Italia, 1970 – 116’ con Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli, Dominique Sanda
Marcello vive nel rimorso di aver ucciso a 13 anni un tassista che voleva violentarlo. In viaggio di nozze, nel 1937, va a Parigi per preparare l’omicidio del professor Quadri, esule antifascista che era stato suo maestro all’Università. Nonostante i sospetti della moglie di Quadri, attratta peraltro da Giulia, moglie di Marcello, l’assassinio riesce. Il 25 luglio ’43, tra la folla in festa per la caduta del fascismo, Marcello incontra l’autista che credeva di aver ucciso… Tratto dal romanzo di Moravia, un film ambiguo e raffinato su un fascismo visto come “Malattia mortale” della borghesia. Malsano e fascinoso, hollywoodiano e complesso, cede al fascino dei fantasmi che evoca e traccia un impressionante di fascista per ignavia. Enorme successo, lanciò Bertolucci nel mercato internazionale.
Martedì 20 marzo 2018 ore 21.30
Cinema Astra – Prime visioni
THE PARTY
di Sally Potter – GB, 2017 – 71’ con Kristin Scott Thomas, Timothy Spall, Patricia Clarkson, Bruno Ganz
Janet e il marito organizzano una festa per celebrare la di lei promozione a ministro ombra della Sanità. Le rivelazioni successive faranno però emergere sentimenti pericolosi e potenzialmente micidiali che porteranno alcuni degli ospiti a rivalutare il loro intero sistema di convinzioni.
Tra battute acide, nessuno si salva in The Party, il nuovo film scritto e diretto da Sally Potter con rinnovata grinta, grazie soprattutto ai suoi interpreti. The Party è uno di quei film che funzionano solo se girati in Inghilterra, con quegli attori: oltre ai già citati, i grandi padroni di casa, Kristin Scott Thomas, la “ministra”, che apre e chiude il film puntando una pistola contro gli spettatori, e Timothy Spall, catatonico, borbottante, consumato (Emanuela Martini, Film Tv).
Mercoledì 21 marzo 2018 ore 21.30
Auditorium Fondazione Banca del Monte
Vittorio Storaro: piani di luce
UN SOGNO LUNGO UN GIORNO
di Francis Ford Coppola – Usa, 1982 – 100’ con Frederic Forrest, Teri Garr, Nastassja Kinski
Il 4 luglio, festa dell’indipendenza, è il giorno più lungo per Hank e Franny. Lui conosce un’acrobata di un circo, lei ha una storia con un cantante di origini latine. Alla fine tornano insieme. La storia è un po’ scontata, ma l’omaggio di Coppola al cinema classico era sincero e le tecniche con cui ha girato il film erano rivoluzionarie. Superba fotografia di Storaro e grande colonna sonora di Tom Waits.
Martedì 27 marzo 2018 ore 21.30
Cinema Astra – Prime visioni
PARADISE
di Andrey Konchalovskiy – Russia, 2016 – 130’ con Yuliya Vysotskaya, Christian Clauss, Philippe Duquesne
Mostra del Cinema di Venezia – Leone d’argento per la miglior regia
Le strade di tre diverse persone si incrociano in un momento terribile della Seconda guerra mondiale. Olga è un’aristocratica russa emigrata e membro della Resistenza francese; Jules, invece, è un collaboratore francese mentre Helmut è un alto ufficiale tedesco delle SS. Olga viene presto arrestata per aver nascosto dei bambini ebrei durante un raid. Del suo caso si occupa Jules, che è attratto da lei. Quando Jules viene ucciso dai combattenti della Resistenza, Olga finisce in un campo di concentramento. Qui rivede Helmut, un tempo follemente innamorato di lei. Ha inizio così un rapporto contorto e distruttivo. «La regia, premiata a Venezia 2016, si muove con rigore e distacco, prediligendo la camera fissa e lavorando su piani di profondità che diventano significanti. E quando le immagini si fanno insostenibili, ecco che la pellicola si rovina, si fa (finto) documento d’epoca, sforzandosi di mantenersi essenziale, minimalista, glabra fino alla più cinica scarnificazione» (Claudio Bartolini, Film TV).
Mercoledì 28 marzo 2018 ore 20.30
Auditorium Fondazione Banca del Monte
Vittorio Storaro: piani di luce
REDS
di Warren Beatty – Usa, 1981 – 196’
con Warren Beatty, Diane Keaton, Jack Nicholson – Versione originale con sottotitoli
Tornato dal Messico nel quale aveva seguito con i suoi brillanti reportages, la rivoluzione di Pancho Villa, John Reed si innamora di Louise, e fugge con lei a New York. Scoppiata la prima guerra mondiale, i due si ritrovano a Pietroburgo, dove diventano testimoni della rivoluzione d’ottobre. Tornati in patria Louise si sente trascurata dall’impegno politico di John che, ritornato in Russia, vi morirà, non prima di essere riuscito a riabbracciare Louise che là lo ha raggiunto.
«A cento anni dalla Rivoluzione d’Ottobre (…) un film come Reds mantiene diritta la sua posizione, e dimostra una saldezza cinematografica e storica a dir poco ammirevole. Spettacolo hollywoodiano d’intrattenimento così in grado di scavare negli anfratti meno amati dal Capitale e di svelarne brillii e zone d’ombra, Reds è un’opera che non ha eguali, anche per la sfrontata capacità di giocare con la retorica del cinema classico per muoverla “a favore” della spinta rivoluzionaria, costringendo lo spettatore statunitense ad aderire emotivamente a ciò che con ogni probabilità gli è sempre stato descritto come il nemico» (R.Meale, Quinlan).
Martedì 3 aprile 2018 ore 21.30
Cinema Astra – Prime visioni
HANNAH
di Andrea Pallaoro – Italia/Francia, 2017 – 95’ con Charlotte Rampling, André Wilms, Jean Michel Balthazar
Mostra del Cinema di Venezia – Coppa Volpi come miglior attrice a Charlotte Rampling
Hannah è costretta a fare fronte a una situazione che porta con sé accuse infamanti. Suo marito è stato arrestato e, rimasta sola, inizia a confrontarsi con se stessa. Mentre si ostina a negare una verità generalmente appurata, la sua realtà diventa sempre più inquietante, portandola ad alienarsi dal mondo che la circonda e a confrontarsi con il proprio senso di identità, la vita coniugale e la società.
«È in atto un lento, graduale crollo emotivo e psicologico: quello che interessa a Pallaoro è provare a mettere a confronto questo sgretolamento privato con le relazioni umane e le pressioni sociali. Uno spaesamento, quello della protagonista, che il regista riesce a inquadrare con una messa in scena di grande rigore, lasciando spesso in fuori campo le voci e le situazioni circostanti. Non ha bisogno di chissà quali parole, o superflue spiegazioni, il film: Pallaoro ama la sua Hannah in maniera incondizionata e non fa nulla per nascondere di volerla seguire, accompagnare, tenerle la mano, fin quando è possibile. Charlotte Rampling (Coppa Volpi a Venezia 74), al solito, si concede anima e corpo (letteralmente) in maniera straordinaria. Senza filtri, immensa» (Valerio Sammarco, Rivista del Cinematografo).
Mercoledì 4 aprile 2018 ore 21.30
Auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca
Evento speciale Festival Utopia Italy
I AM NOT YOUR NEGRO – Usa, 2016 – 93′ di Raoul Peck
Raccontato interamente con le parole di James Baldwin, attraverso il testo del suo ultimo progetto letterario rimasto incompiuto, I AM NOT YOUR NEGRO tocca le vite e gli assasinii di Malcom X, Martin Luther King Jr. e Medgar Evers per fare chiarezza su come l’immagine dei Neri in America venga oggi costruita e rafforzata.
Incardinato sul pensiero e le opere dell’intellettuale nero James Baldwin, il documentario di Raoul Peck è un documento, un manifesto, una lezione di storia e di etica; ma anche il ritratto di una mente acutissima, e di un narratore straordinario, capace di leggere la storia e il suo tempo con grande lucidità e di usare un linguaggio innovativo, empatico e chiarissimo per comunicare il suo pensiero. Ma i link al presente sono innumerevoli, e il film diventa anche un prodotto di entertainment che, invece di garantire fuga, aiuta a decodificare e comprendere meglio la complessità del mondo in cui viviamo. Dandoci così la possibilità di renderlo, forse, migliore. (Federico Gironi)
Evento speciale inserito nell’ambito di Utopia Italy, festival organizzato da New York English Academy dal 29 marzo al 10 aprile nelle città di Pisa, Firenze, Lucca e Livorno e dedicato, per questa prima edizione, a Martin Luther King nell’anniversario dei 50 anni dalla morte.
Tutto il programma del festival a questo link
https://www.utopiaitaly.com/it/
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