Martedì 27 febbraio 2018 ore 21.30
Cinema Astra – Prime visioni
CORPO E ANIMA
di Ildikò Enyedi – Ungheria, 2017 – 116’ con Alexandra Borbély, Morcsányi Géza, Ervin Nagy
Orso d’Oro come miglior film al Festival di Berlino
Maria inizia a lavorare in un macello di Budapest come supervisore ma ben presto cominciano a susseguirsi i pettegolezzi sul suo conto. A pranzo sceglie sempre di stare seduta da sola ed è ligia al suo dovere, attenendosi strettamente alle regole. Il suo mondo è fatto di figure e dati impressi nella sua memoria fin dalla prima infanzia. Endre, il suo capo, è un tipo tranquillo. I due lentamente iniziano a conoscersi. Veri spiriti affini, si stupiscono di fare anche gli stessi sogni di notte. Con cautela, tenteranno di far divenire i sogni realtà.
“Le anime, la pietà, l’amore fanno giri strani e imprevedibili, ci racconta Ildikó Enyedi in questo film sospeso tra poesia e umorismo, tra razionalità forzata e assurdo sentimentale, dove corpi umani irrigiditi e complessati, regolati da rituali solitari e minuziosi, possono sciogliersi solo attraverso la libertà dell’immaginazione. Corpo e anima ci parla della nostra impossibilità amorosa, dell’insensibilità cui ci costringiamo, dei tentennamenti, delle ritrosie, delle ansie, del bisogno vitale che abbiamo di superarle, in un mondo crudo, dov’è indispensabile guardare negli occhi gli animali che abbattiamo. Affrontare il dolore per riuscire a vivere.” (Emanuela Martini, Film Tv)
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Mercoledì 28 febbraio 2018 ore 21.30
Auditorium Fondazione Banca del Monte – Gli hitchcockiani
STOKER
di Park Chan-wook– Usa, 2013 – 99’ con Mia Wasikowska, Nicole Kidman, Matthew Goode – Versione originale con sottotitoli
Dopo la morte del padre Richard , il rapporto tra l’adolescente India (Mia Wasikowska) e la madre Evie (Nicole Kidman), donna emotivamente instabile e dalla fragile personalità, diventa ancora più chiuso in una dolorosa incomunicabilità, fino a quando le due ricevono, inaspettatamente, la visita dell’enigmatico zio Charlie (Mattew Goode), che si trasferisce senza alcun preavviso nella loro abitazione. Nonostante i forti indizi che la inducono a sospettare che le reali motivazioni che spingono lo zio a rimanere lì siano ben altre, India comincia a sentirsi pericolosamente attratta dall’uomo e dalle sue maniere. Park Chan-Wook, al suo esordio a Hollywood dopo thriller di grande potenza realizzati nel suo paese, omaggia al tempo stesso due punti di riferimento del substrato culturale del cinema horror e thriller. Da una parte, nel titolo, Stoker che rievoca l’autore di Dracula e dall’altra Alfred Hithcock, maestro indiscusso del cinema e della suspense.
E Park Chan-wook riesce nell’impresa dando una eleganza di stile e tono alla atmosfere dark del film omaggiando i cult hitchcockiani rielaborando più di una scena dei capolavori del maestro.
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