Sabato 19 gennaio ore 19.45 22.00
Domenica 20 gennaio ore 17.45 20.00
Cinema Artè Capannori
COLETTE
di Wash Westmoreland – Usa/Gb, 2018 – 111′ con Keira Knightley, Eleanor Tomlinson, Dominic West, Fiona Shaw
Colette è l’autrice dei scandalosi romanzi che compongono la serie di Claudine, in grado di conquistare la società francese della prima metà del XX secolo. La sua esistenza, da ragazza di campagna ad autrice affermata, è contrassegnata dalla figura del marito Henry ‘Willy’ Gauthier-Villars, critico e scrittore che le fa da mentore ma che si appropria delle sue opere.
Il film si concentra su una fase della vita della scrittrice, quella di un ménage aperto alla sperimentazione delle fantasie reciproche, di una sessualità priva di etichette (oggi diremmo fluida) che prevede avventure incrociate e l’amore saffico con la duchessa Missy. E che, segnata dallo sfruttamento del genio di Colette, vede nella pratica letteraria il piano di confronto in cui si mette davvero in discussione l’equilibrio della coppia. Wash Westmoreland (Still Alice) attraversa questa vita a due (provocatoria anche per la Belle époque) con eleganza quasi pudica (…) più attento all’analisi delle dinamiche di coppia che alla puntigliosa ricostruzione. Ma, soprattutto, forte di uno script vivace (scritto col defunto marito Richard Glatzer) che non manca di finezze e complessità. E che sa restituire con precisione e una punta di umorismo la graduale presa di coscienza e il riscatto finale di una protagonista che ha il piglio volitivo di Keira Knightley. (Film Tv)
Lunedì 21 gennaio 2019 ore 21.00
Cinema Artè Capannori
CORPO E ANIMA
di Ildiko Enyedi – Ungheria, 2017 – 116′
La paura di vivere e il controllo delle passioni da Cartesio e Spinoza
Quattro serate in cui cinema e filosofia si incontrano, all’interno di una manifestazione Le emozioni che muovono il mondo organizzata dal Comune di Capannori. Ezechiele partecipa con la proiezione di film e a seguire letture filosofiche a cura di Pier Dario Marzi
Ingresso gratuito
Orso d’Oro come miglior film al Festival di Berlino
Maria inizia a lavorare in un macello di Budapest come supervisore ma ben presto cominciano a susseguirsi i pettegolezzi sul suo conto. A pranzo sceglie sempre di stare seduta da sola ed è ligia al suo dovere, attenendosi strettamente alle regole. Il suo mondo è fatto di figure e dati impressi nella sua memoria fin dalla prima infanzia. Endre, il suo capo, è un tipo tranquillo. I due lentamente iniziano a conoscersi. Veri spiriti affini, si stupiscono di fare anche gli stessi sogni di notte. Con cautela, tenteranno di far divenire i sogni realtà.
Martedì 22 gennaio 2019 ore 21.30
Cinema Astra – Prime visioni
RIDE
di Valerio Mastandrea – Italia, 2018 – 90′ con Chiara Martegiani, Renato Carpentieri
Carolina è vedova da una settimana di Mario e non riesce a piangere. Seduta sul divano, assorta in cucina, in piedi alla finestra, scava alla ricerca delle lacrime che tutti si aspettano da lei. Anche Bruno, il figlio di pochi anni che sul terrazzo di casa “mette in scena” i funerali del genitore. Nessuno, nemmeno il padre e il fratello di Mario, giovane operaio morto in fabbrica, sembra riuscire a fare i conti col lutto. Tra un occhio nero e una nuvola carica di pioggia, Carolina farà i conti con l’assenza. Ride, il primo lungometraggio da regista di Valerio Mastandrea, muove da un tema particolarmente sensibile e attuale: le morti bianche. Pur rimanendo centrale lungo tutto l’arco narrativo del film, però, non è quello che sembra veramente interessare al regista. Più che un film di denuncia sociale, Ride funziona meglio come un’esplorazione nostalgica, in chiave intimistica e a tratti surreale, dei sentimenti umani e del rapporto che i viventi hanno nei confronti della morte, intesa come esperienza ineluttabile con cui chiunque, prima o poi, si è chiamati a confrontarsi. Mastandrea lo fa con i toni leggeri e agrodolci della commedia, attraverso la serie variopinta e grottesca di personaggi che gravitano intorno a Carolina.
Mercoledì 23 gennaio 2019 ore 21.30
Auditorium Fondazione Banca del Monte
Storie d’amor folle
HAROLD E MAUDE
di Hal Ashby – Usa, 1971 – 90′ con Ruth Gordon, Bud Cort
In una sontuosa villa della provincia americana vive Harold, un adolescente cervellotico e pieno di problemi. Il giovane si diverte a simulare – come dirà al suo psicanalista – quindici suicidi per scuotere la madre che ormai non lo sopporta più. Oltre ai tentativi di suicidio Harold coltiva tendenze necrofile: non si perde un funerale cui si reca con una macchina delle pompe funebri. In una di queste visite fa amicizia con Maude, una vecchina percorsa da fremiti di vita nonostante sia vicina al suo ottantesimo anno di età. Favola autunnale molto anni ‘70 in cui Ashby racconta una sorta di storia d’amore tra due marginali ed eccentrici. Bella la colonna sonora di Cat Stevens.
Vi ricordiamo che per le proiezioni a Lucca con l’inizio del 2019 è obbligatorio, per chi non lo ha già fatto, rinnovare la tessera associativa che sarà valida fino al 31 dicembre 2019 e che ha un costo di sei euro.
Per facilitare le operazioni di rinnovo vi invitiamo a stampare e portare già compilato il modulo di adesione/rinnovo
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