Martedì 3 dicembre 2013 ore 21.30
Prime visioni
SOLO DIO PERDONA
di Nicolas Winding Refn – Danimarca 2013 – 90’
con Ryan Gosling, Kristin Scott Thomas
Julian è inglese, vive a Bangkok ed è un personaggio rispettato nel sottobosco criminale. Insieme al fratello Billy gestisce un club di thai boxe, copertura per lo spaccio di droga a Londra. Quando Billy viene assassinato, la madre Jenna, anche lei a capo di una potente organizzazione criminale, darà il via a una spirale di violenza alla ricerca della vendetta. in una rappresentazione controllatissima, iconograficamente dominata da tonalità monocromatiche, corridoi simmetrici e scenografie perfette ma programmate fino all’ossessione, tutta l’energia sprigiona dalla violenza, vista come unica modalità espressiva del caos. Qui non ci sono dèi disposti a perdonare.
Mercoledì 4 dicembre 2013
The Story of Film
Ore 20.00 THE STORY OF FILM, AN ODISSEY – EP.4
Gli anni ‘30. I grandi film americani di genere e la brillantezza dei film europei
di Mark Cousins – Usa 2011 – 60’
Nel quarto episodio di The Story of film Cousins si sofferma sul cinema americano di genere e sulla produzione dei grandi registi europei degli anni ’30 mostrandoci e analizzando celebri sequenze di Mamoulian, Hawks, Wellman, Carnè, Vigo, Hitchcock e Riefenstahl
Ore 21.30
L’ATALANTE
di Jean Vigo, Francia 1934 – 89’
con Michel Simon, Dita Parlo
Appena sposata con Jean, comandante di una chiatta a motore, Juliette va a vivere a bordo dell’Atalante con un vecchio marinaio, un ragazzo e 3 gatti. Annoiata e irritata dalla gelosia del marito, se ne va a Parigi. Jean riparte con l’Atalante. Tempo dopo si ritrovano. Secondo lungometraggio di Vigo che, già malato durante le riprese, morì a 29 anni, meno di un mese dopo la prima proiezione pubblica. In contrasto con la maggior parte del cinema francese dell’epoca, è un film di poesia attraversata da bagliori surrealisti (come la sequenza subacquea, resa popolare dalla sigla di “Fuori Orario” su RAI3). E’ un film arrischiato e trasgressivo di rottura che punta sulla sdrammatizzazione e il rifiuto dello psicologismo, e mette l’accento su momenti privilegiati, particolari curiosi, figure che appaiono e scompaiono senza logica.
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