Festival e rassegne

Ad Artè Capannori il 13-14 aprile RICORDI? con Marinelli e il 15 aprile IL SACRIFICIO DEL CERVO SACRO per cinema e filosofia

Sabato 13 aprile 2019 ore 20.20 22.15 – Domenica 14 aprile 2019 ore 20.30
Cinema Artè Capannori
RICORDI?
di Valerio Mieli – Italia, 2019 – 105′ con Luca Marinelli, Linda Caridi
Sceneggiatura: Valerio Mieli – Fotografia: Daria D’Antonio – Montaggio: Desideria Rayner – Produzione: Bibi Film, Les Films D’Ici – Distribuzione: BIM

Una lunga grande storia d’amore, raccontata però sempre solo attraverso i ricordi, più o meno falsati dagli stati d’animo, dal tempo, dalle differenze di punto vista, dei giovani protagonisti. Il viaggio di due persone negli anni: insieme e divise, felici, infelici, innamorate tra loro, innamorate di altri, visto in un unico flusso di colori ed emozioni. I due si conoscono raccontandosi fantasiosi episodi d’infanzia. Anche la festa in cui si incontrano però è ricordata, e in due versioni: il mondo di lui, malinconico, quello di lei allegro e ancora incantato. Passano gli anni. Lo sguardo di lui si trasforma, si alleggerisce. Quello di lei matura, si fa più complesso e più scuro. Il rapporto che sembrava consolidarsi rischia ora di perdere magia. Inizia una crisi.

Lunedì 15 aprile 2019 ore 21.00
Cinema Artè Capannori – Cinema e filosofia
IL SACRIFICIO DEL CERVO SACRO
di Yorgos Lanthimos – Usa, 2017 – 121′
Angoscia e sacrificio; il rinnovarsi del mito di Abramo, dall’Antico testamento a Kierkegaard – Diretto da Yorgos Lanthimos (The Lobster), vede protagonista Steven (Colin Farrell), un famoso chirurgo cardiotoracico. Insieme alla moglie Anna (Nicole Kidman) e ai loro due figli, Kim (Raffey Cassidy) e Bob (Sunny Suljic), vive una vita felice e ricca di soddisfazioni.
Un giorno Steven stringe amicizia con Martin (Barry Keoghan), un sedicenne solitario che ha da poco perso il padre, e decide di prenderlo sotto la sua ala protettrice. Come in The Lobster, non ci sono “buoni” né innocenti nell’universo di Yorgos Lanthimos, qui alle prese con un passo ambizioso della propria carriera, nel tentativo di far sua l’eredità di Kubrick e Haneke e spingersi oltre.

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