I film del programma

‘Pride’ al cinema Astra e la rassegna Godard alla Fondazione BML. I film di Ezechiele a Lucca il 27 e 28 gennaio

pride_OmUMartedì 27 gennaio 2015 ore 21.30
Cinema Astra Lucca – Prime visioni
PRIDE
di Matthew Warchus – GB 2014 – 120’ – con Bill Nighy, Imelda Staunton
Ispirato a un fatto reale, Pride è ambientato in piena era Thatcher, durante lo storico sciopero dei minatori inglesi del 1984. Il movimento gay decide di aderire alla protesta e di raccogliere fondi per gli scioperanti di un villaggio del Galles. I minatori, però, accolgono con diffidenza l’iniziativa, considerando il sostegno di lesbiche e gay inopportuno e imbarazzante. Ma l’incontro fra i due mondi, difficile per non dire esplosivo, si trasformerà in solidarietà e in un’amicizia esilarante e commovente. Decisamente piacevole nel suo formidabile amalgama fra humor e pathos è una commedia sopraffina e ben orchestrata, che trae forza dalla verve della sceneggiatura e dal cast corale.

fino all'ultimo respiroMercoledì 28 gennaio 2015 ore 21.30
Auditorium Fondazione Banca del Monte
Fino all’ultimo Godard
FINO ALL’ULTIMO RESPIRO
di Jean-Luc Godard – Francia 1960 – 90’ con Jean-Paul Belmondo, Jean Seberg
Inizia con un film imprescendibile della storia del cinema la nostra retrospettiva dedicata a Jean Luc Godard che culminerà con la prima visione assoluta del suo ultimo, Adieu au langage il 10 febbraio al Cinema Astra.                                                        Michel è un giovane spostato: moderno erede dei romantici maledetti è incapace di vivere secondo le regole della società borghese. Ruba un’auto, fugge verso l’Italia, ma la polizia lo insegue. Due agenti lo intercettano e Michel ne uccide uno. Torna a Parigi dove trova rifugio da Patricia, una giovane americana con la quale ha una complicata storia d’amore. La conclusione del loro rapporto coincide con una nuova denuncia alla polizia. Per Michel la resa dei conti è sempre più vicina.Da un soggetto di François Truffaut, il primo lungometraggio di Jean-Luc Godard, uno dei titoli mitici della Nouvelle Vague: rivoluzionò il linguaggio cinematografico con la sua strafottenza delle regole canoniche, propose un nuovo, aggressivo e frenetico approccio al “fare cinema”, lanciò Belmondo come star.

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