I film del programma

I film di Ezechiele del 25-26 settembre: Hunger e L’amore dura tre anni

Martedì 25 settembre 2012 ore 21.30
Prime visioni
HUNGER
di Steve McQueen – GB 2008 – 96’
con Stuart Graham, Michael Fassbender
La dura escalation delle proteste all’interno della Maze Prison in Irlanda del Nord, intorno all’inizio degli anni 80, quando i detenuti politici repubblicani, tra i quali Bobby Sands (Michael Fassbender), facevano di tutto per cercare di guadagnare uno status differente da quello dei delinquenti comuni a cui venivano assimilati.
Dramma in tre atti di brutale bellezza, Hunger è più del classico pugno nello stomaco: è un assalto sensoriale allo spettatore, costretto a seguire McQueen in un percorso fatto di grida e silenzi, di fetore e piaghe, filmato sul confine indicibile fra umano e disumano. Quello di Steve McQueen (già autore di Shame), è cinema a mano armata, e ci tiene tutti nel mirino. (Ilaria Feole, Film Tv).

 

Mercoledì 26 settembre 2012 ore 21.30
Prime visioni
L’AMORE DURA TRE ANNI (L’amour dure trois ans)
di Frédéric Beigbeder, Fra 2012– 98’
con Gaspard Proust, Louise Bourgoin
Marc Marronnier, critico letterario di giorno e giornalista di cronaca mondana di notte, è pienamente convinto che l’amore con la a maiuscola duri solamente tre anni. La certezza gli deriva dalle sue esperienze e dal matrimonio con l’ex moglie Anne, da cui ha appena divorziato. Ha anche scritto un manuale per dimostrare la sua tesi ma viene smentito dall’incontro con Alice che, divenendo la sua amante, rimette in discussione tutto ciò che ormai aveva dato per assodato sull’amore, sul sesso e sui legami affettivi. Critico letterario, scrittore, pubblicitario, editore, Frédéric Beigbeder debutta al cinema adattando uno di suoi romanzi più famosi e puntando al cinema di Truffaut e di Woody Allen. Obiettivi non raggiungibili, certo. Ma L’amore dura tre anni rivela l’ecletticità di affabulatore onnivoro del suo autore, che combina dosi e qualità delle arti fino a pervenire a un proprio stile realizzando una commedia lieve e caustica sulle dinamiche relazionali, analizzate con divertito cinismo.

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