Il premio assegnato all’ultimo festival di Cannes a Il ragazzo con la bicicletta si va a aggiungere a una serie di vittorie (due volte Palma d’Oro) e riconoscimenti ottenuti nell’itinerario cinematografico dei fratelli Dardenne. Un passato da documentaristi, i due registi belgi hanno saputo creare, a partire da La promesse (escludendo, come loro fanno, il primo film Je pense à vous, ritenuto un errore di percorso), un cinema quanto mai importante al giorno d’oggi. È un cinema di idee e non di impressioni; di sentimenti e non di emozioni; di uomini e donne e non di categorie sociali. Un cinema dallo sguardo purificato che riesce a purificare lo sguardo dello spettatore. Sono film che invitano a riflettere sul senso del fare cinema e sul riscatto della dignità umana. Si dice “cinema dei Dardenne”, come se Jean-Pierre e Luc fossero uno solo. E in effetti l’impressione che abbiamo attraverso la visione dei loro film è quella di una sintonia totale, di una simbiosi tra due personalità distinte che hanno trovato l’equilibrio che porta alla realizzazione di opere unitarie, frutto di un’elaborazione condivisa. Vedendo il cinema dei Dardenne torna alla mente la grande lezione neorealista, soprattutto quella di Rossellini e di Zavattini. Non tanto perché nei loro film si sforzino di imitare un modello di stile che risulterebbe oggi fuori luogo, quanto perché loro hanno saputo cogliere il rispetto nei confronti dell’essere umano (un rispetto contemplativo, ci viene da dire) che è il tratto caratteristico del cinema italiano del secondo dopoguerra. L’idea di pedinare i personaggi o comunque di porre lo sguardo della macchina da presa in modo tale da rivelare il senso profondo che si coglie nella realtà minima, quotidiana, in una dimensione spirituale prima ancora che sociale o politica, è la grande eredità che i Dardenne hanno ricevuto dal neorealismo. Come scrive Luc nel suo diario: «La sola domanda che contiene tutte le altre: dove mettere la macchina da presa? Ovvero: cosa faccio vedere? Ovvero: cosa nascondo? L’essenziale forse è nascondere». Nascondere per rivelare. «La conversione di un individuo nel buio della sala cinematografica. Ecco il destinatario segreto dei nostri film».
Per il focus dedicato ai fratelli Dardenne l’ingresso è con biglietto unico per tutti i film al costo di 5 euro.
Martedì 22 novembre 2011
I focus di Ezechiele
Il cinema dei Dardenne
Ore 18.00
LA PROMESSE
di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Belgio 1996 – 96’
con Jérémie Rénier, Olivier Gourmet
Ore 19.45
ROSETTA
di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Belgio 1999 – 90’
con Émilie Dequenne, Fabrizio Rongione
Ore 21.30
IL FIGLIO
di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Belgio 2002 – 103’
con Olivier Gourmet, Morgan Marinne
Mercoledì 23 novembre 2011
I focus di Ezechiele
Il cinema dei Dardenne
Ore 18.00
IL MATRIMONIO DI LORNA
di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Belgio 2008 – 105’
con Jérémie Renier, Arta Dobroshi
Ore 20.00
L’ENFANT
di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Belgio 2005 – 95’
con Jérémie Renier, Olivier Gourmet
Ore 21.45
IL RAGAZZO CON LA BICICLETTA
di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Belgio 2011 – 87’
con Jérémie Renier, Cecile de France
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