Christine McPherson è un’ambiziosa e precoce liceale all’ultimo anno. Desiderosa di liberarsi del giogo della vita suburbana di Sacramento, sogna un’esistenza diversa in una città della costa orientale tra i grattacieli, i college e la cultura cosmopolita. Per essere accettata in un college, però, necessita anche di crediti extracurriculari quando decide di entrare a far parte di un club di teatro. Ciò porta nuova linfa alla sua vita sociale e a quella privata, segnata da una madre ipercritica e da un padre da poco licenziato.
Tra i moltissimi film sull’adolescenza che esistono nella storia del cinema, pochi raccontano l’universo femminile in quell’età di passaggio che precede di poco la maggiore età, quando si viene chiamati a compiere scelte che in molti casi determineranno la nostra vita futura. Lady Bird sceglie la strada della scrittura parzialmente autobiografica per raccontarci un momento cruciale nella vita di una liceale americana, che sogna di lasciare la provinciale Sacramento per frequentare l’Università a a New York. Alla sua opera prima come regista, l’autrice Greta Gerwig ben dirige un un cast azzeccato e affiatato, riuscendo a restituire tutto lo sturm und drang di un momento in cui è lecito essere egoisti, irresponsabili e ingiusti, a condizione di crescere e arrivare a chiedere perdono. E ci regala un film divertente e a tratti toccante sulla difficoltà/necessità di staccarsi dalla famiglia d’origine e incamminarsi per la propria strada. (Daniela Catelli – Comingsoon.it)

I tre adolescenti, si confrontano sulle prime volte, sulla ricerca della felicità. Ma anche sul bullismo e sull’omofobia. Sui modelli e sugli schemi che ci impediscono, e che impediscono soprattutto ai ragazzi, di essere felici, di trovare la strada della loro singola, particolare, personale felicità.Ingresso gratuito in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità del Comune di Capannori

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