programma settimanale

I film di Ezechiele a Lucca e Capannori dal 25 al 29 gennaio

Sabato 25 gennaio 2020 ore 19.45 22.00
Domenica 26 gennaio 2020 ore 18.00 20.15
Cinema Artè Capannori
18 REGALI
di Francesco Amato – Italia, 2020 – 115’ con Benedetta Porcaroli, Vittoria Puccini, Edoardo Leo

Elisa aveva solo quarant’anni quando un male incurabile l’ha tolta all’affetto dei suoi cari, a suo marito e alla sua famiglia, alla sua bambina di appena un anno. Prima che il suo cuore si fermasse, Elisa ha però trovato un modo di restarle accanto: un regalo per ogni compleanno fino alla sua maggiore età. 18 regali, anno dopo anno, per la sua bambina, per lasciarle il segno di una presenza spirituale, per farle capire che l’amore non si ferma davanti a nulla.

 Martedì 28 gennaio 2020 ore 21.00
Cinema Astra – Giornata della Memoria
AQUILE RANDAGIE
di Gianni Aureli – Italia, 2019 – 100’ con Teo Guarini, Alessandro Intini
Pochi anni dopo la presa del potere, Benito Mussolini decide di chiudere tutte le associazioni che si distinguono rispetto a quelle ufficiali del regime. L’associazione degli scout italiani cattolici rientra tra queste. Un gruppo di loro che opera a Milano decide di non piegarsi al diktat: si chiameranno Aquile Randagie e in clandestinità continueranno a riunirsi e a distinguersi dal fascismo dominante. Durante la guerra la loro opposizione si farà ancora più netta fino a sfociare in un movimento che fiancheggerà, dopo il 1943, la Resistenza. Cinema didattico e istruttivo, soprattutto in un’epoca in cui si vorrebbe far credere che tra i fascisti e i nazisti e i loro oppositori non ci fosse differenza morale e che la Resistenza sia stata soltanto combattuta da chi credeva nel crèdo comunista.
Ingresso gratuito in collaborazione con Comune di Lucca, Provincia di Lucca e Istituto Storico della Resistenza.
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Mercoledì 29 gennaio 2020 ore 21.00
Auditorium Fondazione Banca del Monte
Fellini e Sordi: un centenario per due
LA STRADA
di Federico Fellini – Italia, 1954 – 108’ con Giulietta Masina, Anthony Quinn, Richard Basehart
Premio Oscar come miglior Film Straniero
Per alcuni è il miglior Fellini di sempre: una favola moderna con cui si chiude definitivamente una stagione del nostro cinema (il Neorealismo) per battere nuove vie: quelle dell’introspezione, della fantasia, della memoria. L’ottusità bacchettona della critica di sinistra, a quel tempo, si stracciò le vesti e accusò Fellini di «spiritualismo piccolo borghese». Che dire: capolavoro? pietra miliare? opera d’arte? Ogni definizione è poca cosa di fronte a La strada. Per tanti soci, siamo convinti, è un film che appartiene al proprio passato di spettatori e cinefili: perché non farlo entrare nel presente dei loro figli?
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