programma settimanale

I film di Ezechiele a Lucca e Capannori dal 7 all’11 dicembre

Sabato 7 dicembre 2019 ore 19.45 22.15 – Domenica 8 dicembre 2019 ore 17.30 20.00 – Lunedì 9 dicembre 2019 ore 21.00
Cinema Artè Capannori – Prime visioni
L’UFFICIALE E LA SPIA
di Roman Polanski – Francia, 2019 – 126’ con Jean Dujardin, Louis Garrel, Emmanuelle Seigner, Mathieu Amalric – Leone d’argento Gran Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia
Polanski ci interroga sulla morale dei nostri tempi (che non riguarda solo uno specifico settore) e ci invita a vigilare. Forse non siamo più in tempi in cui un articolo di giornale può fare riaprire un processo come accadde con il “J’accuse” di Emile Zola pubblicato su “L’Aurore” ma forse proprio per questo è necessario saper reagire a quella sorta di impermeabilizzazione agli scandali che rischia di produrre un appiattimento dell’opinione pubblica che finisce con il lasciare spazio al morbo dell’indifferenza diffusa. Ricordare ciò che accadde allora può trasformarsi in un monito prezioso. (Giancarlo Zappoli, MyMovies)

Lunedì 9 dicembre 2019 ore 21.00 Parrocchia dell’Arancio
IL SEGRETO DELLA MINIERA
di Hanna Antonina Wojcik-Slak – Slovenia, Bosnia-Herzegovina, 2017 – 100′ (Ingresso gratuito)
Per celebrare la giornata del 10 dicembre la sezione di Lucca di Amnesty International propone la proiezione gratuita del film “Il Segreto della Miniera”, che narra la vicenda realmente accaduta nel 2007 ad un minatore sloveno di origine bosniaca, sfuggito al massacro di Srebrenica perchè già residente in Slovenia. Il film è un’occasione per continuare a parlare di Balcani, del genocidio di Srebrenica del 1995 e dei “cancellati”, una pulizia burocratica commessa dalla Slovenia indipendente durante la quale il paese ha trasformato tutto a un tratto migliaia di persone, per la maggior parte provenienti da altre ex repubbliche jugoslave e fino ad allora iscritte nel registro dei residenti permanenti, in cittadini illegali.Un racconto forte e poetico sulla ricerca della verità personale e collettiva e sulla lotta per la giustizia sociale.

Martedì 10 dicembre 2019 ore 19.00
Cinema Astra Lucca – Il cinema ritrovato
VERTIGO (LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE)
di Alfred Hitchcock – Usa, 1958 – 128’ con James Stewart, Kim Novak
«Nell’odissea dello spazio e del tempo, miseri amanti, immersi nella spirale di una città, San Francisco, vivono nel desiderio sempre umiliato di un paradiso terrestre impossibile» (Maurizio Del Ministro). Capolavoro tra i capolavori hitchockiani degli anni Cinquanta, di tutti il più esistenziale: sotto la vernice del Technicolor serpeggia il senso del disagio, dell’umana inadeguatezza, della ragione inservibile, delle passioni inutili, d’una tristezza che Truffaut arrivò a chiamare necrofilia.
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Martedì 10 dicembre 2019 ore 21.15
Cinema Astra Lucca – Prime visioni
IL MIO PROFILO MIGLIORE
di Safy Nebbou – Francia, 2019 – 101’ con Juliette Binoche, François Civil, Nicole Garcia
Claire, una docente universitaria cinquantenne, ha una relazione con Ludo, un uomo più giovane di lei che la desidera sessualmente ma che poi non condivide altro. Claire si crea allora una falsa identità su Facebook ed entra in contatto con Alex, un giovane fotografo che collabora con il suo amante. Tra i due nasce un’attrazione virtuale anche perché Claire, ora diventata Clara, si fa passare per una ventiquattrenne. Riuscirà a mantenere la relazione confinata solo sul web? Uno spunto interessante sulle relazioni ai tempi dei social network per un film che trova il suo punto di forza sulla bravura di Juliette Binoche.

Mercoledì 11 dicembre 2019 ore 21.00
Auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca
NORMAL
di Adele Tulli – Italia, 2019 – 70’
In collaborazione con l’associazione Maschile Plurale di Lucca
«Nei miei film precedenti ho lavorato su temi relativi al genere e alla sessualità sempre scegliendo protagonisti che riflettessero il punto di vista di chi si colloca ai margini delle convenzioni sociali dominanti. In questo lavoro volevo sperimentare un cambio di prospettiva, concentrandomi proprio su ciò che viene considerato convenzionale, normativo, normale». Così la regista Adele Tulli definisce questo strano documentario che, attraverso l’accostamento di una ventina di situazioni “normali” del nostro tempo ci invita a riflettere su quanto siamo cambiati antropologicamente. Tanti anni fa Pasolini andava in giro a filmare i suoi Comizi d’amore, facendo parlare la gente per strada di sesso e sentimento, maschile e femminile. Oggi Tulli si annulla come presenza e lascia che la realtà esprima se stessa, facendo parlare gli spettatori. Ed è ciò che faremo anche noi questa sera, discutendo dopo il film assieme all’associazione lucchese Maschile Plurale che, per sua costituzione, promuove la riflessione su questi temi.
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